La Basilica di Santa Maria degli Angeli
Situata a 4 Km da Assisi la cittadina di Santa Maria degli Angeli prende il nome dall'imponente Basilica, che domina tutta la zona sorta intorno ad essa. All'interno della Basilica si trova la Cappella della Porziuncola, il luogo più amato da San Francesco e nel quale Dio gli concesse grazie speciali. Inizialmente la Porziuncola era una cappella, d'antica costruzione, circondata da una piccola porzione di bosco (da qui forse il nome) appartenente ai Benedettini del Monastero di San Benedetto del Monte Subasio. Rimasta per lungo tempo in abbandono fu restaurata da Francesco che l'ebbe così in affitto dall'abate Teobaldo.
Dopo la morte del Santo, attorno alla chiesina sorsero alcune costruzioni stabili: il coro dei frati, vari piccoli oratori e poi un piccolo convento.
Nella seconda metà del 1500 Pio V ordinò la costruzione di una grande Basilica che racchiudesse e proteggesse la Porziuncola ed accogliesse la folla di pellegrini che vi accorreva in continuazione. La costruzione, su modello del perugino Galeazzo Alessi, fu iniziata nel 1568 e finita nel 1684. Nel 1832 un terremoto fece crollare le volte: rimasero in piedi soltanto la cupola e le mura perimetrali. Venne subito ricostruita. Nel 1927 fu aggiunta l'attuale facciata (arch. C. Bazzani). E' una vasta, grandiosa costruzione classicheggiante, dominata da un'elegante cupola che la rende visibile anche da lontano e che domina la pianura circostante. Come basilica è una delle più grandi al mondo: misura una lunghezza di mt. 116 ed una larghezza massima di mt. 65. Sul fastigio è posta la statua della Madonna, in bronzo dorato (G. Colasanti).

LA PORZIUNCOLA
Fu la terza chiesetta ad essere restaurata da San Francesco, dopo San Damiano e San Pietro della Spina, in seguito all'ascolto della voce del Crocifisso di "San Damiano": «Va Francesco e ripara la mia Chiesa». L'interno della Porziuncola conserva tutta la freschezza primitiva.
Anche se non si sa con esattezza che cosa Francesco vi abbia fatto, tuttavia non è difficile capirne i piccoli lavori di restauro e di sostegno. All'interno di questa Chiesina nella notte della Domenica delle Palme del 18 -19 marzo 1212 la giovane Chiara, fuggita dalla casa paterna, pronunciò i voti monacali, dando così inizio all'ordine delle Clarisse. Nella Porziuncola nel 1216, dopo una visione, S. Francesco ottenne da Gesù l'indulgenza plenaria del Perdono per tutti coloro che, confessati e comunicati, avessero visitato la Chiesetta. L'indulgenza fu approvata e promulgata da Onorio III, che fissò la data dall'1 al 2 Agosto di ogni anno.
La Porziuncola

LA CAPPELLA DEL TRANSITO
A pochi metri dalla Porziuncola, sul lato destro, nell'abside della Basilica vi è la Cappella del Transito. Era l'infermeria del primitivo convento, una delle capanne sparse nel bosco costruite dai Frati per abitarvi. San Francesco trascorse qui le ultime ore della sua vita terrena e vi morì facendosi deporre sulla nuda terra la sera del 3 ottobre 1226.

IL MUSEO DEL CONVENTO
San Francesco d'Assisi
Alcuni locali del pianterreno del convento accolgono il "Museo della Porziuncola", con una preziosa raccolta di paramenti sacri e di pregevoli dipinti , tra cui un Crocifisso di Giunta Pisano (forse 1236) ed un ritratto di San Francesco del XIII secolo (autore il cosiddetto "Maestro di San Francesco").
Il Santo è rappresentato in atteggiamento maestoso con la croce in mano e nell'altra un libro aperto in cui si legge "Hic mihi vivent lectus fuit et morienti" ("qui fu il mio riposo in vita e in morte").
Altre pitture interessanti sono una Madonna di Sano di Pietro, la Madonna col Bambino del Mezzastris, e vari quadri del secolo XVI.
Di eccezionale finezza, specialmente in alcuni particolari, il polittico in terrracotta di Andrea della Robbia (1490 c.a.).

IL ROSETO
Sotto il nome di "Roseto" sono ricordati alcuni luoghi che ricoprono lo spazio della primitiva "selva" e che sono legati alla vita quotidiana sia di San Francesco sia dei Frati: preghiera, dialogo, amore per le creature, penitenza. Vi si accede dalla Basilica attraverso un cortile costruito nel 1882. All'inizio vi è una statua di San Francesco con le tortorelle. Al centro del roseto un monumento in bronzo di Vincenzo Rosignoli (1916) con San Francesco e la Pecorella. Alla base della statua alcune scene del Cantico delle Creature. Tutto attorno le "rose senza spine".

LA FONTANA DELLE VENTISEI CANNELLE
La Fontana delle 26 cannelle
Sul fianco sinistro della Basilica, dalla famiglia dei Medici di Firenze fu fatta costruire nel 1610 una lunga fontana, detta delle 26 cannelle, che intendeva portare sollievo alle turbe che il 2 Agosto si recavano a Santa Maria degli Angeli per lucrare il Perdono di Assisi.
Sulla fontana sono ancora visibili gli stemmi della nobile famiglia fiorentina (sei palle in uno scudo). Precedentemente Cosimo dei Medici aveva provveduto alla realizzazione di un acquedotto utilizzato dai frati che vivevano nelle capanne a ridosso della Porziuncola. L'acquedotto (1486) fu poi rinnovato da Lorenzo il Magnifico. Sul lato opposto, addossati ad una parete di un piccolo edificio ora sede della Pro Loco locale, i resti della Fontana delle Tre Cannelle, quest'ultima fatta costruire da Papa Clemente VII Medici.

IL PALAZZO DEL CAPITANO DEL PERDONO
A fianco della Basilica il Palazzo del Capitano del Perdono con undici fornici costituiti da dieci colonne monolitiche di pietra calcarea con due pilastri cui s'addossano delle mezze colonne di stile toscano.
L'edificio a due piani, con un sopraelevamento centrale (aggiunta poco felice), è costruito tutto in laterizio; al di sopra del portico un secondo loggiato con numero doppio di archi.
Nato a protezione della Fontana delle ventisei cannelle venne abbattuto nel 1610 e ricostruito nel 1617; sede del Capitano del Perdono, preposto dalla comunità di Assisi a vigilare al controllo della moltitudine dei pellegrini che per il 2 Agosto accorreva alla Porziuncola, già dalla metà del secolo XIII, secolo di San Francesco era salita a centinaia di migliaia.
Il Palazzo del Capitano del Perdono


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